FATTURA EMESSA O RICEVUTA , CON IVA AL 20% ANZICHE’ CON IVA AL 21%
Spetta al cedente regolarizzare una fattura emessa in modo errato (con IVA al 20% anziché con IVA al 21%), ma se ciò non avviene, il cessionario/committente (chi ha ricevuto la fattura) può evitare la sanzione se, entro 30 giorni dalla registrazione della fattura errata nel registro degli acquisti:
1 versa la maggiore Iva (pari all’1% dell’imponibile), che gli sarebbe stata addebitata e, 2 se si presenta all’Agenzia delle Entrate con un’auto fattura in duplice copia, contenente le stesse indicazioni che avrebbe dovuto avere la nota di variazione in aumento, che il cedente/commissionario avrebbe dovuto emettere. Il cessionario/committente che riceve una nota irregolare è soggetto ad una sanzione del 100% della maggior imposta non esposta nella fattura ricevuta, con un minimo di euro 258,23, se non regolarizza l’operazione presso l’Agenzia delle Entrate come sopra indicato.
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