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NUOVI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO AI LIBERI PROFESSIONISTI: ORDINISTICI E NON ORDINISTICI

 

La regione FVG concede un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese sostenute dai liberi professionisti per l’avvio e il funzionamento dei primi tre anni di attività professionale, in forma individuale, associata o societaria. Tra i beneficiari dell’intervento contributivo rivolto alle forme associate e societarie, sono state infatti anche inserite le STP, Società tra professionisti.

I liberi professionisti che possono usufruire del contributo sono: professionisti ordinistici, iscritti ad ordini e collegi, e  professionisti non ordinistici iscritti ad un’associazione inserita nel Registro regionale delle associazioni dei prestatori di attività professionali non ordinistiche o ad una associazione inserita nell’Elenco delle associazioni professionali che rilasciano l’attestato di qualità, pubblicato dal MISE -Ministero dello Sviluppo Economico.

Il Regolamento regionale non ha posto limiti di età ai professionisti.

 

A partire dal 29 ottobre 2015, quindi, è possibile presentare domanda per ottenere un contributo a fondo perduto per le spese di avvio e funzionamento dei primi tre anni di attività professionale, in forma individuale, associata e societaria.

 

Per l’attività individuale è prevista , ai fini del conteggio del triennio, la riformulazione della figura del libero professionista che ha lavorato presso altri studi e decide di avviarne uno proprio, o che ha intrapreso una diversa attività professionale e ha quindi variato il codice ATECO (codice di classificazione delle attività economiche).

 

La domanda di contributo potrà essere presentata per due volte nell’arco del triennio ed è previsto il riconoscimento dell’IVA quale spesa ammissibile per tutte le attività professionali che abbiano l’IVA indetraibile.

 

Entro tre anni dalla data di apertura della partita IVA il professionista, lo studio associato o la società tra professionisti può presentare, per due volte nell’arco del triennio, un piano di spesa relativo alle spese di avvio e funzionamento connesse all’attività professionale esercitata. Alcuni esempi di spesa:

attrezzature tecnologiche finalizzate alla costituzione e allo svolgimento dell’attività, comprese le relative spese per l’installazione, arredi, beni strumentali, macchine d’ufficio, attrezzature, anche informatiche, software, realizzazione o revisione di un sito internet, spese per l’attivazione di un indirizzo di posta elettronica certificata e suo mantenimento, sistemi di sicurezza per contrastare atti criminosi, costi di iscrizione per partecipazione a manifestazioni, eventi e congressi in ambito nazionale e internazionale afferenti al settore di appartenenza, abbonamenti a pubblicazione specializzate e a banche dati, acquisto di testi, materiali e servizi relativi a pubblicità e attività promozionali, adempimenti previsti per legge per l’avvio dell’attività professionale, adeguamento o ristrutturazione dei locali adibiti o da adibire all’esercizio dell’attività professionale, locazione dei locali adibiti all’esercizio dell’attività professionale, premio e spese di istruttoria per l’ottenimento di garanzie, in forma di fideiussione, oneri finanziari relativi all’effettuazione dell’operazione di micro-credito.

 

Per presentare la domanda:

le domande di contributo devono essere presentate in bollo (euro 16) alla Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovali , ricerca e università

sulla modulistica resa disponibile sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia.

Link pagina professioni: http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/formazione-lavoro/lavoro/professioni/